La storia, le origini

L’idea di poter plasmare uno scorcio di realtà unendo le nostre energie risale al 1985 quando Marco Conte con Mario Serini, Silvia Peca e Leonardo Previ si ritagliavano, alla colazione di mezzogiorno del mercoledì, una pausa tra le lezioni al Politecnico di Milano, che era uno spazio di tempo ed entusiasmo nell’accogliente saletta già un poco demodé di un locale nei pressi del Poli, il cui stile e la cui offerta vennero poi sorpassati con le generazioni successive di studenti.

I temi allora al centro della discussione vertevano sul modo di realizzare case e spazi per le persone che avessero una dignità estetica ma fossero alla portata di tutti, sia economicamente sia culturalmente: parimenti ci si interrogava sul perché quella città storica che non aveva parametri rispettosi di regolamenti edilizi o indici urbanistici risultasse così attraente e attrattiva, a fronte di quanto si vedeva costruire allora e si vede tuttora concepito.

Era l’epoca in cui il concetto stesso di decorazione veniva negato, quando noi invece ritenevamo che il mondo delle cose visibili avesse bisogno di maggiore studio e cura. Solo Silvia conobbe direttamente da praticante il professionismo colto della generazione precedente, Mario ebbe un’intensa stagione di pratica operativa nel campo delle produzioni video e televisive, mentre Marco maturava una conoscenza del CAD e della computer grafica assolutamente all’avanguardia.

Trascorsi alcuni anni, Leonardo si staccò definitivamente dall’idea di una architettura costruita, dedicandosi integralmente alla filosofia, alla formazione e alla comunicazione, Marco iniziò a lavorare in una primaria società di ingegneria, la Alpina S.p.A., Mario e Silvia intrapresero un percorso di attività legate alla pratica di studio tecnico di architettura, recandosi poi in India, per calarsi in un mondo agli antipodi, ospiti di un carissimo amico Nawab e architetto, che li condusse laggiù al matrimonio.

Nel 1993, forti dei primi cimenti con le dinamiche della progettazione tecnica, quando “tangentopoli” congelò l’intera attività del settore delle costruzioni, ci trovammo con l’amico ingegnere Antonio Perdomini, già responsabile di cantieri importanti come coordinatore di progetto, per sperimentare, autonomamente rispetto alle realtà nelle quali ciascuno operava, la via della progettazione creativa con idee che ci apparivano “rivoluzionarie” e da cui scaturirono alcuni progetti di concorso che vedevano applicate le concezioni di spazio urbano ed estetica della forma, sino ad allora solo enunciate.

Due anni dopo il nostro primigenio sodalizio professionale fu accantonato con il consolidarsi, per ciascuno di noi, dell’esercizio in prima persona della professione tecnica come un mestiere. Marco firmò nel 1996 il suo primo progetto importante, l’edificio didattico del Politecnico di Milano in via U. B. Secondo (oggi edificio 25) con la supervisione artistica di Luigi Caccia Dominioni, iniziando un percorso ventennale in Alpina S.p.A., prima come responsabile del settore edilizia e architettura, indi dal 2000 come direttore tecnico e poi dal 2007 anche azionista e consigliere di amministrazione. Mario coronava il suo antico desiderio di una laurea in ingegneria e poi iniziava la sua collaborazione con la società di ingegneria Progredire S.r.l., divenendone socio e consigliere d’amministrazione e Silvia consolidava la sua esperienza di progettista di interni per importanti committenti privati, proseguendo poi assieme il percorso della libera professione come Serini Associati Arch-Ing, coltivando con profitto e soddisfazione un crescente radicamento sul territorio.

In tutti questi anni abbiamo condiviso una sincera amicizia che si è rinnovata nel tempo con semplicità. Quando alla fine del 2015 Marco ha concluso la sua esperienza in Alpina, in 24 ore è stato fondato CSA studio, lo studio di Marco Conte, e dei Serini Associati. All’idea ha poi aderito Silvio Valloni, il più giovane, puro e pragmatico ingegnere strutturista, già collaboratore di Serini Associati, che si è ritrovato con immediatezza nello spirito del gruppo. Nel 2021 si è poi aggiunto alla compagine Paolo Perrotta che aveva già lavorato con Marco Conte in Alpina tra il 2005 e il 2015.